Mondin nello staff di Fabrizio Fracassi

OLEVANO – Un lomellino nello staff del sindaco di Pavia. Si tratta del sindaco di Olevano, Luca Mondin, nominato capo del gabinetto nell’ufficio di staff di Fabrizio Fracassi, eletto in quota Lega nelle elezioni del 26 maggio 2019. Mondin, 35 anni, confermato sindaco di Olevano per il terzo mandato consecutivo alla guida della lista civica “Cambiamo Olevano”, è stato assunto con incarico fiduciario: il rapporto di lavoro durerà finché Fracassi indosserà la fascia tricolore. La nomina è avvenuta tramite un avviso di selezione pubblica a cui era possibile partecipare se in possesso di alcuni requisiti tra cui la laurea in Giurisprudenza, Scienze politiche o Economia, l’età minima di 18 anni, cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’Unione europea.

Nello specifico, Mondin (a cui è stato conferito l’incarico di istruttore direttivo amministrativo) si occuperà dei rapporti istituzionali con i membri della giunta di palazzo Mezzabarba, oltre che con la segreteria del sindaco Fracassi, e seguirà l’addetto stampa e il portavoce del primo cittadino nelle loro mansioni. «Per me è un onore e una soddisfazione aver ricevuto questo incarico – spiega Mondin – ringrazio il sindaco Fracassi per la fiducia che va a premiare i tanti anni di esperienza acquisiti come amministratore a Olevano. Cercherò di far sì di sensibilizzare ancora di più le esigenze del territorio lomellino e avvicinarle maggiormente a quelle della città di Pavia. Ovviamente sono al corrente del fatto che le responsabilità si moltiplicheranno, ma sono pronto alla sfida. Quando mi è stata fatta la proposta, ho accettato quasi subito». Il sindaco olevanese esprime poi idee chiare per quanto riguarda le linee guida che caratterizzeranno il suo mandato. «Gli obiettivi sono soprattutto i lavori pubblici, il turismo, l’ambiente, e la tutela del Parco del Ticino in particolare – prosegue Mondin – farò in modo di sviluppare sinergie e collaborazioni con il territorio di Pavia che rimane capofila per quanto riguarda la cultura e il turismo. Non possiamo farne a meno se vogliamo contare», conclude Mondin.

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