Don Felice apre il chiostro dei frati per fare la messa. Ci stanno 400 fedeli

Le chiese cittadine si preparano alle celebrazioni con il ritorno della gente Molti preti si sono ingegnati sfruttando al meglio gli ampi spazi all’aperto

Da questa settimana sono tornate le messe anche se con mille precauzioni. Il coronavirus ha influenzato non poco anche le celebrazioni religiose che sono state totalmente interdette. Le chiese sono rimaste aperte, ma solo per una preghiera e non per i riti. Sono saltati totalmente quelli di Pasqua e del periodo di Quaresima. Oggi, inoltre, per la riapertura e per tornare a celebrare le messe in chiesa sono necessari i distanziamenti. Don Felice Locatelli, rettore del santuario di Sant’Antonio (Chiesa dei Frati) ha deciso di inventare la messa all’aperto, nel bellissimo chiostro, attiguo alla chiesa, che fu costruito dai francescani. «Lo spazio è ampio, ci sono 1300 metri quadri, quindi non ci sarebbero problemi di capienza. Nel frattempo le messe feriali di questi primi giorni della settimana non le abbiamo celebrate. Proprio per essere pronti nel migliore dei modi al primo fine settimana in cui torneranno i fedeli. Sarà sabato prossimo, 23 maggio, con la celebrazione delle 18 e poi ci saranno le solite alla domenica successiva alle 9, alle 11,30 e alle 18. Non cambieranno gli orari e non aumenterò le messe, perchè, in teoria, celebrando all’aperto i posti dovrebbero essere sufficienti per tutti». La disposizione è in fase di studio, ma don Felice può già contare su 80 sedie che dislocherà in maniera distanziata, come prevedono le regole. Poi sono possibili altri posti seduti sui muretti del chiostro e sarebbero 25. Quindi in piedi, in forma distanziata, sono stati calcolati altri 300 posti con tre metri uno dall’altro. In ogni caso don Felice ha predisposto dei volontari che effettueranno un servizio d’ordine. «Speriamo che vada tutto bene. È il primo esperimento, possiamo prendere delle contromisure se qualcosa non funziona. Nel caso di maltempo, ovviamente, c’è sempre la chiesa, dove ho già distanziato i banchi. All’interno, seduti, ci sarà un distanziamento di 1,80 metri e 200 posti, con tutte le indicazioni previste dalla normativa vigente».

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