Volontariato Vincenziano, poveri in aumento del 25%

L’associazione è attiva nella consegna di generi alimentari
Sospeso il centro di ascolto per madri e famiglie gestito con il Cav

Prosegue senza sosta l’attività del Gruppo Volontariato Vincenziano di Garlasco, sempre in prima linea per dare un aiuto concreto alle persone e famiglie bisognose. Molte delle quali sono state messe in ginocchio dall’emergenza sanitaria e dalla conseguente mancanza di reddito dato dalla perdita del lavoro. Nell’ultimo periodo le richieste in particolare per i viveri e generi di prima necessità sono notevolmente aumentate: si stima più del 25 per cento, rispetto a prima. L’associazione, con sede nell’ex scuola elementare di piazza San Rocco, nonostante le difficoltà contingenti che hanno imposto la riorganizzazione del servizio, ogni mercoledì distribuisce le borse viveri raccolte durante la settimana. Al loro attivo ci sono circa 17 socie, tutte pensionate, a cui nell’ultimo periodo si sono aggiunti anche dei giovani pronti a dare il loro contributo.

«Noi non ci siamo mai fermate – spiega la presidentessa del Gruppo Volontariato Vincenziano, Mariella Villani – rispettando sempre le disposizioni di sicurezza: ovvero mascherine, guanti e distanziamento sociale. Assistiamo 30 famiglie in media e nell’ultimo periodo abbiamo registrato richieste in continuo aumento. Alcuni ragazzi sono venuti a darci una mano e questo non può che farci piacere: purtroppo negli ultimi anni il numero di volontarie si è drasticamente ridotto. A seguito dell’emergenza e dell’impossibilità di mantenere i contatti in presenza delle persone – continua Mariella Villani – abbiamo dovuto chiudere il “Centro di solidarietà” che abbiamo istituito insieme alle volontarie del Cav (Centro di aiuto per la vita, ndr) per dare un supporto alle persone e famiglie disagiate, in particolare mamme alle prese con gravidanze difficili e con bambini. Inoltre – continua Villani – abbiamo interrotto anche la distribuzione degli indumenti. Siamo operativi soltanto per la consegna degli alimentari, che svolgiamo il mercoledì dalle 15,30 alle 18. Quello che offriamo ci viene regalato o lo acquistiamo con il denaro che ricaviamo dal banco di beneficenza e mercatini vari ma quest’anno siamo stati limitati in quanto parecchi non ne abbiamo potuti allestire, come per esempio in occasione della Sagra della Bozzola», conclude.

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