Sbarre sempre alzate, per Rfi «va bene così»

MEDE – Sbarre del passaggio a livello alzate. Di nuovo. E di primo mattino, alle 8,30, avvolte in una nebbia che non permetteva di vedere se non a un palmo di naso. Questo la settimana scorsa, l’11 gennaio, quando un convoglio passeggeri, all’altezza del passaggio a livello per Castellaro De Giorgi, è transitato mentre le sbarre che avrebbero dovuto bloccare il traffico erano rimaste alzate. Nessun problema per gli automobilisti, ma la situazione, già avvenuta in passato, ha allarmato la comunità medese, che ha invocato più sicurezza: ma per Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, pare non ci siano problemi: basta, infatti, che il convoglio si muova a passo d’uomo e utilizzando i segnalatori acustici perché sia tutto nella norma. Una risposta per certi versi agghiacciante.

«Quel passaggio a livello – commenta il sindaco Giorgio Guardamagna – è stato, più di una volta, oggetto di interventi a causa di un suo non adeguato funzionamento. Anche nei giorni precedenti al passaggio del treno con le sbarre alzate ero stato informato della presenza di una squadra proprio per controllare il corretto funzionamento del sistema. Che, pare evidente, presenta delle problematiche. Il punto è che per Rfi se il convoglio, a sbarre alzate, riduce la velocità e avvisa del proprio transito, è tutto regolare, senza pensare che una tale situazione possa generare timore in chi si dovesse trovare ad attraversare il passaggio a livello in prossimità dell’arrivo di un convoglio». Sulla stessa lunghezza d’onda dell’amministrazione comunale anche il gruppo di opposizione che, attraverso la capogruppo Antonella Bertarello, commenta così: «Si tratta di un problema di sicurezza e di servizio reso da parte delle Ferrovie che non può passare sotto silenzio. La vera difficoltà, a nostro modo di vedere, è quella di riuscire a trovare un responsabile a Torino che ci possa fornire una risposta precisa sul perché le sbarre non si abbassino e l’impegno a risolvere il problema perché non si verifichi più, garantendo quella sicurezza fino ad oggi negata agli automobilisti».

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