A cura di Don Cesare Silva.
La frazione Villanova di Cassolo è di origine medievale e fu per secoli proprietà dei monaci vallombrisuani dell’abbazia di San Bartolomeo nei dintorni di Novara. Questi dissodarono i terreni incolti e bonificarono le paludi creando canali di irrigazioni e marcite che favorirono l’allevamento del bestiame. Gli Sforza ottennero di essere investiti dei beni e nella seconda metà del secolo XV introdussero la coltivazione del riso a scopi alimentari primi in Europa. In seguito passarono ai Gonzaga e il castello (ancora esistente) fu frequentato in gioventù da San luigi Gonzaga. La madre donò alla chiesa della frazione preziose suppellettili e un ritratto del figlio. La chiesa è intitolata a San Martino e fu eretta nel secolo XIV di quel tempo resta la torre campanaria e alla base un affresco raffigurante la crocifissione con San Giovanni Gualberto fondatore dei vallombrosani. Nel secolo XVIII la chiesa fu ampliata raggiungendo l’insolita forma attuale costituita da una larga navata coperta da un sofftto piatto ligneo da cui si aprono tre cappelle. Nella principale vi è un pregevole altare in marmi policromi di fusto barocco. A destra vi è l’altare della Madonna del Rosario con statua lignea di inizio settecento. Attorno sono pregevoli affreschi del secolo XVIII. Dalla parte opposta è un quadro raffigurante San Luigi Gonzaga del secolo XVII di non grande pregio. La facciata, anonima è ravvisata da un portico su colonne davanti al portale.