Don Giovanni Zorzoli per tutti è stato un santo

Le testimonianze di chi l’ha conosciuto, nella lunga diretta online, hanno messo in luce tanti misteri e alcune guarigioni inspiegabili

Amore e fede sono le basi del convegno tenuto domenica 11 ottobre dal titolo “Che Bellezza” in diretta Facebook e YouTube tutto incentrato su don Giovanni Zorzoli, prete tra i giovani e in ascolto della gente, poi esorcista, pittore e disegnatore, attore e studioso di varie scienze, appassionato di musica al punto che Von Karajan gli donò una sua bacchetta d’orchestra. Il convegno è stato organizzato a 5 anni dalla morte avvenuta l’11 ottobre. Moderatore il musicista Alessandro Marangoni. «Baloo, insegnante e amico con qualche strigliata, sapeva accarezzare l’anima di tutti noi» ha detto il sindaco Marco Facchinotti come introduzione alla figura del personaggio. Gli intervenuti hanno messo in mostra un uomo che viene ricordato come un santo. E il convegno anche a questo doveva servire, far emergere i tanti nascosti misteri che circondano il prete di Mortara. «Vorremmo dare voce alla sua figura, attirare l’attenzione su di lui» sono state le premesse. Gli interventi si sono succeduti per l’intero pomeriggio e sono stati quelli di don Gianni Camana, della  psicologa Maria Pia dell’Acqua, di Maria Forni, don Paolo Ciccotti, suor Tiziana Conterbia, del professore universitario Marco Ferraresi, del suo medico curante Camillo Schiantarelli, del designer Giampaolo Zeccara, di scout mortaresi e di molti altri. Ma è stato l’appassionato racconto di Alessandro Marangoni a far capire quanto don Giovanni sia stato “sopra le righe” con la sua passione per la musica ma anche con le sue visioni. «Sapeva tutto della mia maestra Maria Tipo, pur non avendola mai conosciuta». Rimase stupita Piera Bardone, parrocchiana di Santa Croce che l’aveva accompagnato in un ambulatorio medico dove c’erano molte altre persone. «Ai genitori di una bambina molto malata disse: tra un anno tornerete qui e vostra figlia sarà guarita». Noi non sappiamo come andò a finire. In chiusura di convegno, il vigevanese Livio ha letto un referto medico per una gamba che avrebbe dovuto subire non meno di tre interventi chirurgici. Andò a trovare il prete poco prima della morte, in ospedale, e don Giovanni gli disse: «Questa visita vi sarà contraccambiata». E la gamba guarì.                       (l.z. – b.r.)

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