Il danno che a lungo andare si crea è strutturale. Le foglie delle piante che si trovano tutto attorno al fontanile dell’abbazia di Sant’Albino si depositano sul fondale e a poco a poco intasano l’ingresso della risorgiva. Poi, però, non c’è solo una questione idraulica, ma anche il degrado che si è venuto a creare nel tempo. Il pontile è praticamente distrutto. I “passoni” le assi di legno che delimitano lo specchio d’acqua sono consumati e da sistemare. Inoltre la vegetazione incolta, proprio quella che va a danneggiare lo specchio d’acqua, è da manutenere periodicamente. Se nessuno lo fa si creano questi problemi. Ci sono anche dei pericoli. Perchè i camminamenti di legno che erano stati realizzati attorno al laghetto sono instabili e scivolosi. Si rischia di cadere. Proprio in questo luogo simbolo della città di Mortara (e non solo) per la sua storia millenaria, c’è una tappa obbligata per i pellegrini che transitano sulla via Francigena e qui possono trovare un riposo per la notte.
Recentemente il Comune di Mortara aveva aderito a un bando del Gal (gruppo di azione locale) Risorsa Lomellina destinato alle risorgive e aveva individuato un progetto per il fontanile di Sant’Albino del costo di 100 mila euro. Purtroppo nonostante il Gal abbia a disposizione risorse ingentissime, milioni di euro, il Comune non è riuscito a strappare il finanziamento. L’assessore ai lavori pubblici del Comune di Mortara, Marco Vecchio, resta ottimista: «I soldi messi a disposizione dal Gal per quel bando erano pochi e la graduatoria si è esaurita senza che noi potessimo ottenere il finanziamento. Ma ci sarà sicuramente modo di tornare su questo progetto e riproporlo, se non riprendere la stessa graduatoria non finanziata. Il modo lo studieremo. Sono perfettamente d’accordo sul fatto che oggi questo luogo è in uno stato di degrado e abbandono che non fa onore all’antica abbazia. Qui passano centinaia di pellegrini ogni anno certificati dalla presenza nell’ostello, ma la via Francigena è frequentata giornalmente da tanti camminatori della nostra zona. Dobbiamo trovare una sistemazione a tutti i costi, meglio ovviamente se riuscissimo a ottenere i fondi grazie al bando del Gal». Poi Vecchio conclude: «Qui è previsto che in tempi brevi possa arrivare una strada asfaltata. L’abbazia e il fontanile diventeranno un’attrattiva ancora di più di oggi».