L’arte e gli insegnamenti del maestro Pietro Maccaferri

di Cristina Colli

“La linea è l’espressione dell’anima”. Sono parole di Pietro Maccaferri, grande artista lomellino, che in breve sintetizzano una carriera artistica e una vita dedita all’insegnamento. Nato a Cilavegna nel 1916, Pietro Maccaferri è stato di sicuro uno sei grandi maestri del nostro territorio, oltre che un’artista originale e sempre aperto a nuovi stimoli. Dopo aver frequentato l’Accademia di Brera, prende parte a numerose collettive a Milano, Roma, Palermo, Trieste; nel 1941 è chiamato sotto le armi e inviato nell’Africa settentrionale: fatto prigioniero dagli Inglesi, viene trasferito ad Alessandria d’Egitto, dove realizza grandi dipinti murali, ritratti di diverse alte personalità dell’esercito inglese, partecipa, nel 1945, persino alla realizzazione di scenografie per il film “Cesare e Cleopatra” del regista Gabriel Pascal. Nel 1947 organizza una prima personale alla Galleria Borromini, a Milano, dove espone la serie di opere da lui definite del “periodo rosso” e nello stesso anno inizia la sua professione di insegnante di disegno presso il liceo scientifico e la scuola media statale di Mortara. A Vigevano, con gli amici Ugo Merlo, Fulvio Belmontesi, Giuseppe Franzoso e altri, fonda il gruppo “Sagittario”, fucina di giovani e promettenti pittori, ai quali dispensa preziosi consigli e professionalità; negli stessi anni, a Mortara, con l’amico Giancarlo Costa, fonda il “Circolo Culturale Lomellino” con lo scopo di tenere sempre desta l’attenzione sull’arte, la poesia, la cultura locale. Pur continuando a vivere a Cilavegna, dividendo il suo tempo tra l’insegnamento e la pittura, attiva è la sua presenza a numerose mostre nazionali e regionali, tra cui le Biennali dell’incisione di Padova, Roma, Ravenna, Taranto, avendo sempre grandi riconoscimenti di critica e anche meritando vari premi. Ma forse l’opera più importante di questo grande artista lomellino è stata la capacità di trasmettere la sua passione artistica, di insegnare ai giovani che frequentavano i suoi corsi senza mai prevaricare il loro talento, di stimolarli nelle più differenti tecniche, dal disegno a matita al carboncino, dalle tempere agli olli, motivandoli nella loro sperimentazione e spingendoli ad uscire dagli schemi tradizionali. La sua produzione è ricca di immagini di donne studiate nella loro candida bellezza, paesaggi analizzati nei loro giochi prospettici, nature morte dipinte con purezze cromatiche, e di disegni, straordinariamente impegnati in drammatiche immagini di lotte erculee contro mostri, serpenti, uccellacci infernali, aggressivi leoni, in cui Maccaferri riporta l’allegoria della condizione umana. Tra i tanti alunni di questo grande maestro, vogliamo qui ricordare Angelo Arrigoni, che, dopo una ricca esperienza nella pittura ad olio, ha trovato una dimensione espressiva più propria nel settore dell’incisione, avendo come maestri, oltre a Piero Maccaferri, Remo Wolf e Antonio Santella. In questo ambito ha prodotto numerose lastre e ex-libris a puntasecca, acquaforte ed acquatinta. Gli ex libris, in particolare, si sono rivelati nel tempo la sua grande passione, non solo come collezionista, ma anche come artista dai risultati originali e dai soggetti più svariati. Ma cosa sono gli ex libris? Nati agli albori della stampa, erano piccoli “biglietti da visita” da porre all’interno del libro e venivano commissionati agli artisti, che li decoravano con raffinatezza e incidevano il nome del proprietario del libro, rivelandone così la sua professione e le passioni. Originariamente l’ex libris trovava collocazione sul risguardo (foglio all’inizio e alla fine di un libro) del volume, ma venne poi posto anche in seconda copertina, la pagina del libro che rimane bianca. L’ex libris, quindi, è una forma elegante per dire: “Questo libro è di mia proprietà”. Con il tempo, questi disegni sono divenuti una vera e propria arte a sé, in cui è possibile produrre piccoli capolavori, come quelli di Angelo Arrigoni, la cui tecnica, ormai pressochè unica in Italia, gli ha permesso di entrare in contatto con collezionisti e incisori di tutto il mondo.

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