Superstrada bocciata, si pensa al ricorso

La superstrada Vigevano-Malpensa è stata bloccata dal Tar. Per chi ha promosso il ricorso, si tratta della pietra tombale sull’opera, mentre il fronte del sì ritiene di avere ancora delle carte da giocare. Vista l’importanza della posta in palio, non è da sorprendersi se nel fine settimana, all’indomani della pronuncia del tribunale amministrativo, abbiano prevalso le reazioni emotive. «Davide ha sconfitto Golia», ha subito commentato il comitato No Tangenziale. «Qualcuno dovrà prendersi delle responsabilità», si mormorava a denti stretti negli ambienti leghisti. Con il passare dei giorni, poi, gli schieramenti favorevoli e contrari all’opera hanno meglio definito le loro posizioni: i vincitori della battaglia al Tar invitano tutti a pensare a un nuovo progetto, mentre i sindaci del sì ritengono che non sia ancora stata detta l’ultima parola.

Il rilancio dovrà passare per un ricorso al Consiglio di Stato, già caldeggiato dal deputato leghista Marco Maggioni che ha annunciato un’interrogazione al ministro De Micheli. I sindaci del fronte del sì (Vigevano, Abbiategrasso, Magenta, Ozzero e Robecco) hanno nel frattempo analizzato la sentenza del Tar, arrivando a formulare un documento in cui precisano che «il tracciato approvato dal Cipe, di fatto, non è stato contestato» e che «tutti gli elementi pretestuosi dei No Tang sono stati respinti». La bocciatura del Tar, secondo la loro lettura, si basa su «un mancato aggiornamento dei documenti ambientali e di conseguenza un difetto procedurale», tanto che i sindaci si dicono «pronti ad andare avanti». Oggi, mercoledì, alle 11,30 nella sala giunta del Comune si terrà una conferenza stampa indetta dal Comitato Intercategoriale per Vigevano e la Lomellina e dal Comune. Sull’altro fronte, invece, si è già voltato pagina: «Da oggi la mia proposta è quella di sederci a un tavolo per trovare una soluzione nuova e condivisa ai problemi di viabilità del territorio», ha detto il sindaco di Albairate Flavio Crivellin. Identico il messaggio del Movimento 5 Stelle, che pur sottolineando di non aver preso parte alla vicenda legale, invita a consultazioni per pianificare un intervento diverso dalla superstrada, considerata ormai lettera morta.

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