Auser e Comune sono ai ferri corti

L’associazione aspetta da mesi il pulmino per trasportare i disabili

Intoppi burocratici alla base. Costantino: «Smorziamo i toni»

Scontro totale tra l’Auser e il Comune. Sono due i motivi del contendere. Uno è legato ai rimborsi che l’associazione di volontariato avrebbe dovuto percepire per i servizi forniti nel 2019 e che nel 2020 sono aumentati di numero. La notizia è che l’ente percepirà 2500 euro in meno (pare per un errato conteggio da parte della vecchia gestione). L’altra spina è legata al pulmino per il trasporto disabili, fornito dalla Dussmann. Nell’accordo stipulato tra il Comune e la società che gestisce il servizio mensa scolastica era previsto che quest’ultima concedesse il mezzo in comodato d’uso gratuito. Invece, anche su quel fronte, non ci sono novità. C’è n’è abbastanza insomma per far risentire l’associazione, tra l’altro premiata con un riconoscimento in occasione dell’ultima festa patronale. «Noi abbiamo fornito un rendiconto documentato dei chilometri effettuati nell’ultimo anno – spiega Arcangelo Finotto, presidente dell’Auser da inizio anno – noi ci occupiamo di distribuire i sacchetti della raccolta differenza, svolgiamo il servizio nonni vigili e durante la pandemia abbiamo consegnato la spesa a domicilio. Ci aspettavamo di ricevere qualcosa in più, invece non è stato così. Inoltre – conclude Finotto – da mesi aspettiamo il pulmino che ci servirebbe a trasportare i disabili anche nei Comuni limitrofi. La convenzione scade il 31 agosto 2021: la sensazione è che non lo vedremo mai più». Alle critiche risponde piccato il sindaco Antonio Costantino. Già lo scorso anno c’erano stati attriti per la gestione del banco alimentare, ora in mano alla parrocchia. «Io direi che è ora di piantarla con le polemiche – tuona – se ci sono errori nei conteggi da parte della vecchia gestione, non è un problema nostro. Detto questo, in considerazione del loro aiuto con i nuovi servizi, daremo a loro altri contributi. Per quanto riguarda il pulmino, ci sono problemi burocratici da risolvere, che però in questo momento, con una pandemia in corso, non rappresenta la priorità». 

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