Il Civico.17 è rimasto chiuso ma i prestiti hanno retto bene

La biblioteca resta un faro nel panorama culturale. Nell’anno del virus

ha conquistato ben 162 nuovi iscritti ed effettuato 7.407 operazioni 

Mancano persone e condivisione della biblioteca Civico.17 di Mortara, come afferma la bibliotecaria Antonella Ferrara, mancano la vivacità e la comunione che hanno sempre contraddistinto questo luogo. La pandemia, le chiusure e il lockdown hanno giocoforza compromesso questo aspetto sociale della biblioteca, che comunque ha retto nello svolgimento del suo servizio essenziale, quello dei prestiti. Le restrizioni e il distanziamento hanno infierito sul punto di forza del Civico, che si è sempre dimostrato abile organizzatore di numerosissimi eventi. Quest’anno (purtroppo) specialmente online. Gli accessi via web in totale nell’anno trascorso sono stati lo 0,77% rispetto allo 0,22% dell’anno scorso. C’è stato un inizio delle operazioni dello 0,08% sull’app “Smartopac”, del Catalogo Unico Internazionale inaugurata a maggio 2020. «Non sono pochi, tanti anche i libri per bambini che ci hanno richiesto sia quelli delle videoletture di Nati per Leggere sia altri visti quest’estate durante il Librivoro» commenta la bibliotecaria. Con 162 nuovi iscritti e 7407 operazioni, solo duemila in meno rispetto l’anno scorso, la biblioteca si è dimostrata capace di essere comunque un faro per chiunque necessiti dei suoi servizi. A inizio pandemia, nel febbraio 2019, infatti, si è registrato un numero per poco differente all’anno scorso, di 709 movimenti, calati drasticamente a marzo e aprile. Ma, come sostiene la Ferrara «i numeri di marzo e aprile sono ben inferiori perché non si poteva uscire, comunque sono lontani dal numero zero». Sempre sui 123 e 158 prestiti con una ripresa a maggio di 599. A luglio c’è stata una rimonta, nella tregua estiva dal virus, con un numero che arriva a 1037. Da agosto a ottobre i movimenti sono rimasti intorno ai settecento, non molto distanti dai dati dell’anno scorso, con un lieve calo nel mese di novembre (meno 300), ma è stato il periodo in cui la biblioteca si è fatta spazio con più prenotazioni web, smartopac e domicilio. «Nel mese di novembre, perché è da questi numeri che dobbiamo ripartire per riappropriarci della nostra biblioteca, il Civico.17 che non ha mai fatto del numero dei prestiti il proprio cavallo di battaglia, ha avuto un movimento di 402 libri, quando siamo stati completamente chiusi al pubblico, e gli utenti non potevano entrare e toccare gli scaffali» conclude Antonella Ferrara. Date le premesse di questo fine anno per via del piccolo crescere delle interazioni web nelle quali il Civico.17 ripone fiducia per questi primi mesi dell’anno, si prospetta un 2021 non molto distante dagli altri anni. La speranza è di una ripresa ancora più abbondante quando finalmente il Civico tornerà a essere aperto al pubblico e ospitare cittadini in presenza ed eventi.

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