Tamponi rapidi rimasti inutilizzati, la minoranza: «Usiamoli per le scuole»

A inizio gennaio l’amministrazione comunale ha acquistato dalla farmacia comunale 500 tamponi per il controllo del Covid al costo unitario di 20 euro, per un totale di 10mila euro, da destinare alle fasce più deboli. Subito dopo le vacanze di Natale circa 100 di essi sono stati utilizzati per il personale della scuola primaria e dell’infanzia. «Nei prossimi giorni insieme al gruppo del Movimento 5 Stelle – spiega Enzo Rossato, consigliere di “Cambiamo Insieme Garlasco“ – presenteremo un’interpellanza per chiedere all’amministrazione perchè non sono stati richiesti altri preventivi giacché il prezzo di mercato dei tamponi è di circa 10 euro ciascuno. Inoltre proponiamo di utilizzare i tamponi rimasti per somministrarli ai ragazzi della scuola media o ai gruppi di anziani impegnati nel volontariato, ad esempio ai frequentanti i corsi dell’Università del tempo libero. In alternativa potrebbero essere distribuioti tra i medici di base che potrebbero utilizzarli per i loro pazienti che più ne necessitano». Su questo argomento concorda anche la maggioranza che propone di effettuare la somministrazione in un sito adeguato, ad esempio la sala Avis, con la presenza di almeno due medici.

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