Mancava da tempo l’incaricato alla gestione di questa area comunale
Da venerdì il servizio sarà svolto da Marta Bonzanini, esperta nel settore
L’archivio storico del Comune di Mortara è ricchissimo di documenti di grandissima importanza, alcuni addirittura risalenti al Trecento, come la lettera di Gian Galeazzo Visconti del 1384, con cui ordinava di chiamare Mortara “Beldiporto”, altri sono di epoca più recente, ma racchiudono un interesse per gli studiosi e per chi dovesse impegnarsi in ricerche. È nell’archivio storico che si possono ricercare documentazioni dei Consigli comunali, oppure di progetti cittadini. Purtroppo da più di un anno questa parte del Comune non è più accessibile per la mancanza di un’addetto all’archivio dopo che ha lasciato l’incarico Susanna Scognamiglio. Da questa settimana, però, con un bando che è stato vinto dalla cooperativa Gli Aironi di Sannazzaro, il municipio potrà di nuovo riaprire le porte di uno degli angoli più ricchi di documenti storici e antichi della città. L’archivista che è stata scelta e che arriverà a Mortara è Marta Bonzanini, di Vigevano, con alle spalle un notevole curriculum. Sta lavorando con diversi Comuni della Provincia di Pavia, tra cui Garlasco, oltre che a Vigevano, su vari fronti e da ottobre a novembre dello scorso anno anche con la Provincia di Pavia per il trasferimento del loro archivio storico. Anche a Mortara ora l’archivio potrà tornare a essere non solo curato e catalogato, ma anche consultabile, che poi è una delle possibilità più importanti per i cittadini, i ricercatori e gli studiosi. Soddisfazione arriva dall’assessore alla cultura del comune Paola Baldin: «Abbiamo deciso di investire per sbloccare questo settore chiuso da tempo. Marta Bonzanini è una archivista molto preparata e sono convinta che potrà dare un apporto importante al patrimonio storico della città». Si aggiunge Antonella Ferrara, responsabile del settore biblioteca e cultura: «Il Comune ha giustamente investito in questa operazione in modo da consentire alla dottoressa Marta Bonzanini di proseguire il lavoro svolto negli anni passati dalle brave Susanna Scognamiglio ed Emilia Mangiarotti che dobbiamo ringraziare per il loro grande impegno». La Mangiarotti aveva già digitalizzato l’archivio sino a metà ’800. L’assunzione, tramite la cooperativa “Gli Aironi” è prevista per un anno e ha un costo complessivo di 11.324 euro, iva compresa.