Tra asili, terreni e servizi pubblici un incasso di 64 euro a cittadino

Vendita di beni, locazioni e strutture sportive e culturali: a Sannazzaro

le entrate più consistenti, a seguire si trovano Vigevano e Cilavegna

L’analisi dei bilanci dei singoli comuni, se fatta addentrandosi al loro interno, riesce a fornire interessanti chiavi di lettura. Ad esempio, tra le entrate, un ruolo lo ha la vendita di beni o servizi che l’amministrazione può sviluppare. E a Mortara gli incassi parlano di un costo pro capite, a prescindere quindi dall’età o dallo stato sociale, di 64,23 euro. Ma di cosa si tratta, precisamente? Lo sottolinea la Fondazione Openpolis, che ha realizzato tale studio: tra le entrate «troviamo una voce intitolata “Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione di beni“, inclusa nella missione “Entrate extra-tributarie”. Questa voce è a sua volta suddivisa in due comparti: le somme relative ai proventi dalla vendita di beni di consumo e quelli derivanti dalla gestione di beni. In questa parte del bilancio troviamo le somme derivanti dalla vendita o dalla gestione di beni o servizi a pagamento». In una prima sottovoce troviamo ad esempio «i proventi da asili nido, dai corsi extra-scolastici, come anche dagli impianti sportivi, da mercati e fiere, da teatri, strutture residenziali per anziani, parcheggi a pagamento, bagni pubblici e molti altri servizi a pagamento per gli utilizzatori finali». I proventi derivanti dalla gestione dei beni invece «comprendono le entrate provenienti dai canoni per l’utilizzo e la concessione di beni di cui dispone l’ente comunale. Parliamo in questo caso di fitti, noleggi e locazioni per beni mobili ma anche immobili, come edifici e terreni». Meno incassi può anche voler dire un non perfetto utilizzo, quindi, dei beni di proprietà comunale. Se a Mortara, come detto, siamo a circa 64 euro, in zona a “vincere” è nettamente Sannazzaro con ben 550 euro a testa, segue più staccata Vigevano con incassi pro capite a quota 120. Quindi Cilavegna, Garlasco, Parona e Robbio. Alle spalle di Mortara si trova Mede. A Gambolò si scende sotto i 50 euro (46,95), a Cassolnovo siamo a meno di 25 euro. Tra gli altri centri del territorio lomellino, a Tromello siamo a quota 91,80 euro, a Gropello Cairoli 54,39, poco meno in quel di Dorno: 52,59 euro pro capite. Ampliando il raggio, Pavia raggiunge 159,92 euro, ben più elevata la quota che riguarda Milano, siamo a quasi 500 euro, per la precisione 499,39. 

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