Non è una città per le bici Ne portano via ogni giorno

Diversi i mezzi rubati in centro come in periferia: alcuni vengono ritrovati e altri finiscono venduti in mercatini più o meno legali, anche a Milano

Esistono problemi che a Mortara, così come purtroppo in tante città, si ripetono costanti senza che si riesca concretamente a intervenire per cercare di risolverli. Uno di questi è sicuramente la frustrazione che probabilmente si trovano a dover vivere tutti coloro che, per vari motivi, decidono di attraversare la città a bordo della propria bicicletta. Capita infatti troppo spesso che, pur legando i propri mezzi, questi alla fine non vengano più trovati là dove erano stati posteggiati perché ignoti hanno pensato bene di rubarli per farne utilizzi vari, dal rivenderli in mercatini più o meno legali fino al staccarne i pezzi per usarli o per cederli a loro volta. E questo non accade solamente con biciclette moderne o costose, accade anche con bici magari vecchie seppur comunque in grado di fare il proprio dovere. Diverse le segnalazioni relative a biciclette rubate nel corso delle ultime settimane. Si fa riferimento in particolare al parcheggio sito presso la stazione ferroviaria, con tanti pendolari che quindi si ritrovano la brutta sorpresa una volta tornati in città. Ma non solo, ad esempio si è parlato recentemente di bici sparite anche dalle parti del palazzetto dello sport. A fare il punto della situazione è il comandante della polizia locale di Mortara, Davide Curti: «Esistono diversi punti che possiamo considerare critici. In particolare quei luoghi presso i quali i cittadini si recano per delle piccole commissioni, e quindi magari non legano il mezzo». Il riferimento è a farmacie, panetterie, tutte quelle attività in cui si va abitualmente a un ritmo quasi quotidiano. Qui, abbassando in qualche modo la soglia di attenzione, ecco che i malintenzionati riescono ad agire indisturbati, e portano via la bicicletta. «Accade anche – prosegue Davide Curti – nei cortili interni, i proprietari pensano che qui possano essere al sicuro. Invece il ladro riesce a scavalcare, a entrare e quindi ad agire». Del problema si era occupata recentemente anche l’associazione La Mortara che Vorrei, che aveva espressamente chiesto maggiore attenzione. Capita comunque che le bici vengano ritrovate: «Sì, succede. Vengono trovare in giro per la città» evidenzia in tal senso il comandante dei vigili. E la settimana scorsa gli uomini della polizia locale si sono attivati presso la stazione per fermare un giovane, minorenne, che era stato notato attraverso le telecamere: era stato visto armeggiare vicino alle biciclette, e si è portata presto sul posto una pattuglia dei vigili che si trovava in quel momento poco distante. Il minore è stato identificato e quindi riconsegnato alla famiglia. Quel che è chiaro è che le bici siano, per le loro caratteristiche, delle facili prede. Un peccato, perché se è vero che ci si è trovati spesso in questi anni a parlare di mobilità sostenibile e di un nuovo modo di vedere la circolazione, è chiaro che questo processo virtuoso faticherà a mettere radici se chi circola in bici rischia ogni giorno di vedersela portare via. Per ora, insomma, Mortara non risulta ancora essere una città a misura di ciclista, tenendo anche in considerazione – una situazione di cui abbiamo dato conto poche settimane fa in un servizio dedicato – che le piste ciclabili non versano attualmente in condizioni particolarmente soddisfacenti, una forma di degrado che disincentiva l’uso di mezzi sostenibili. 

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