Parco Nati: ci sono le chiavi, ma non il contratto. Il rischio è che non si possa aprire per l’estate

La storia del parco Nuovi Nati non finisce, anzi si aggiungono dettagli e interpretazioni ogni settimana. I tempi sono stretti per la riapertura e proprio per questo ogni giorno emergono novità. Gli ostacoli restano molti. La scorsa settimana gli operai del Comune avevano ripulito l’edificio in muratura che dovrebbe consentire di ricreare un bar. L’intera struttura è chiusa praticamente dal 2011 e quindi oggi il parco è una boscaglia. Una cosa è certa, però, il gestore sarà Marcella Temperini della società “Il Chiosco” che ha vinto l’appalto predisposto in autunno dal Comune. Unica partecipante la società della Temperini. La donna, attualmente è titolare di un negozio in centro a Mortara, esprime una serie di perplessità, che spera di poter risolvere: «Le pulizie sono state fatte – ammette – ma lì non c’è più neppure un vetro a una finestra. C’è da fare tutto e siamo già ai primi giorni di marzo». Il tempo è essenziale per intervenire, tanto che alla Temperini il Comune ha concesso di entrare e ha consegnato le chiavi della struttura. «Ma il contratto di affitto vero e proprio non c’è ancora – spiega la donna – è vero che dai prossimi giorni posso entrare, ma vorrei essere certa che sia tutto in regola prima di impegnarmi nella ristrutturazione». Un’impresa non immediata se solo si dovessero elencare le opere da realizzare previste nel bando che la Temperini ha vinto per aggiudicarsi la gestione della struttura pubblica per 15 anni. Il costo della ristrutturazione sarà di almeno 130.000 euro e si dovranno realizzare il «ripristino dell’area piantumata, del laghetto, dell’area giochi, camminamenti, panchine, cestini portarifiuti, rifacimento e adeguamento dell’illuminazione, della videosorveglianza, del punto di ristoro e del percorso vita attrezzato, dell’area sportiva, un chiosco fumatori e l’area dog. «Chiunque capisce che in pochi mesi non si può fare tutto questo – conclude la Temperini – ma anche se fossero solo le opere indispensabili resta comunque un punto interrogativo una riapertura per il mese di luglio. Credo impossibile a giugno. È indispensabile, se inizia a entrare la gente, avere il manto erboso apposto, senza buchi e nessun pericolo. Inoltre vorrei avere almeno il laghetto funzionante. Ma ancora prima di tutto ciò serve la videosorveglianza che garantisca la sicurezza esterna e interna. Infine è essenziale la riapertura del bar, che coinciderà con la custodia e apertura del parco. Non so se in tempi cosi stretti ce la faremo. La data ottimale di apertura sarebbe giugno, ma è difficile da mantenere».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *