La prima ha già ripreso l’attività a Milano con le iniziative del Piccolo Teatro Il secondo è tornato a effettuare gli eventi musicali e i concerti in presenza
La riapertura degli spettacoli, pur con mille precauzioni, coinvolge direttamente anche due mortaresi che lavorano in questo mondo, dopo un anno di difficoltà non indifferenti. Marta Comeglio lavora al Piccolo Teatro di Milano come operatrice culturale e formatrice. Inoltre a Mortara gestisce regia e sceneggiature della compagnia che lei stessa ha creato “I riso e amaro”. «È un messaggio di speranza che riceviamo con le riaperture dei grandi teatri e la ripresa degli spettacoli – afferma Marta Comeglio – il Piccolo ha riaperto e siamo tutti molto motivati. Per quanto riguarda le nostre attività a Mortara la ripresa in presenza è ancora prematura. Anche perché per riprendere il lavoro che abbiamo interrotto, ovvero Hitchcock, da presentare all’Auditorium, abbiamo bisogno di molte prove. Per ora le abbiamo riprese online. Speriamo di poterle riprendere in presenza in autunno per presentare lo spettacolo appena possibile. Ma va anche considerato che siamo in tanti in scena, quindi ci sono problemi di sicurezza e distanziamento. Nel frattempo, però, noi non ci siamo mai fermati e abbiamo in corso questa attività di registrazione e di pubblicazione di video per il progetto “Questa terra siamo noi” che vorremmo alla fine presentare come un unico film. Questo si potrebbe fare anche in sala, con adeguate norme di sicurezza. I progetti li vedremo appena possibile con l’assessorato alla cultura». L’altro artista che lavora in campo musicale è Alessandro Marangoni, pianista, concertista e direttore d’orchestra. Che ha un’idea ben precisa del lockdown teatrale: «“L’inutil precauzione”, titolerebbe Rossini. I teatri sono stati chiusi per lungo tempo, forse per un eccesso di precauzione, forse indebitamente, creando una profonda crisi in tutto il settore dell’industria musicale, i cui numeri in Italia sono simili a quelli del Calcio. Questa chiusura ha fatto soffrire però anche il pubblico, tra cui tanti giovani amanti della musica classica e del teatro che in questi giorni si sono riversati nelle sale da concerto appena riaperte, facendo sold out un po’ ovunque. C’era bisogno di arte e di musica. Un po’ in tutta italia i concerti sono ricominciati così come gli applausi scroscianti del pubblico in sala. Io avrò a breve già una fitta agenda, a cominciare dal 4 giugno quando suonerò nella Cattedrale di Ancona in un concerto in memoria delle vittime del Covid. L’estate è già bella piena di musica, per fortuna, così come il 2022». Alessandro Marangoni è il direttore artistico della stagione teatrale “Mortara on stage”. «Siamo al lavoro per riaprire – conclude -, ricominciare e lanciare una nuova stagione 2021/2022 di Mortara on Stage, abbiamo tanti messaggi di persone che chiedono e non vedono l’ora di tornare all’Auditorium per godere di un bel concerto. Il primo in autunno potrebbe essere lo spettacolo di Teo Teocoli che abbiamo rinviato».