Alla Galleria degli Uffizi copie e disegni di capolavori mortaresi

È uscito in questi giorni il quarto  numero delle “notizie” che la sezione di Italia Nostra offre su “appunti di arte storia e beni ambientali”. La pubblicazione online riservata ai soci e ai media offre uno spaccato per molti inedito e quasi sconosciuto su quattro dipinti presenti nella basilica di San Lorenzo e nell’abbazia di Santa Croce, le due maggiori chiese presenti in città, ricche di opere d’arte. La Crocefissione del pittore Giovanni Battista Crespi detto il Cerano (1575-1633) è una celeberrima pala d’altare. In pochi sanno che il Cerano ha lasciato un piccolo disegno, (190×141 millimetri) a penna che è conservato nella Biblioteca Marucelliana di Firenze. Il disegno raffigura la Maddalena dipinta a Mortara, anche se è speculare. Le altre opere descritte in San Lorenzo sono un’opera di Giovenone (1488-1555) olio su tavola che si confronta con un’altra opera dello stesso autore conservata all’Accademia Carrara di Bergamo. Italia Nostra passa a descrivere una delle quattro ante dell’organo della primitiva abbazia di Santa Croce. Raffigura un Arangelo Gabriele “Nunziante”. Il disegno preparatorio è conservato presso il “Gabinetto dei disegni della Gelleria degli Uffici di Firenze”. Questo capolavoro era attribuito a Gaudenzio Ferrari , ma è più probabile (dopo l’interpretazione di Giovanni Romano del 1985) che possa essere del Lanino. La quarta opera è di Guglielmo Caccia detto “Il Moncalvo” (1568-1625) definito il “Raffaello del Monferrato” e raffigura L’arcangelo Gabriele che abbatte Satana. Nel Gabinetto dei disegni della Galleria degli Uffizi di Firenze si conserva un foglio connesso a questa tela. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *