Il poter partire presentando il proprio elaborato aiuta a sciogliersi
«Nonostante le difficoltà vissute, resta un’esperienza indimenticabile»
L’esame di maturità: un’esperienza, da qualunque parte la si guardi, indimenticabile. Che nel 2021, così come accaduto lo scorso anno, è stata diversa rispetto al passato, con un maxi orale e nessuno scritto. A una settimana esatta dall’inizio dei colloqui, avvenuto mercoledì 16 giugno, per diversi ragazzi è già tempo di archiviare questa avventura. Ma che esame è stato? «Ero un po’ un’apripista – racconta Isabella Marku, della 5ª Afm del liceo Omodeo – e questo l’ho vissuto con un po’ di preoccupazione, poi è subentrata l’ansia da prestazione che fortunatamente con l’aiuto dei miei compagni sono riuscita a controllare. Ammetto che la notte prima dell’esame è stata insonne, e che la mattina successiva avevo solo voglia di entrare e riuscire a evitare la scena muta, per poter poi iniziare le vacanze. Ricorderò con affetto gli studi superiori, e i professori così come la presidente di commissione sono stati capaci di mettermi a mio agio. L’argomento da sviluppare? È uscita la Costituzione, collegata ovviamente con diritto e poi con italiano parlando del passaggio dalla monarchia alla Repubblica, con francese parlando della loro Costituzione e con inglese facendo riferimento alla monarchia». Sempre all’Omodeo, così Alessia Pera: «Gli ultimi anni sono stati molto particolari e non avrei mai potuto pensare di viverli così. Nonostante la situazione, il mese di maggio a scuola e le diverse concessioni porte dallo Stato nelle ultime settimane mi hanno permesso di provare queste emozioni. Inizialmente ho vissuto momenti di ansia e paura, che sono poi divenute adrenalina. I docenti interni sono stati fondamentali, mi hanno rasserenato e mi hanno permesso di vivere quest’esperienza che rimarrà incisa nella mia mente e nel mio cuore. Come argomento da discutere mi è uscita la famosa foto di Hitler con alle spalle la torre Eiffel del 1940. Auguro ai prossimi maturandi di poter vivere appieno, senza distanze, ogni momento di questo percorso scolastico, fondamentale per la costruzione della vita». Aggiunge, ancora dal liceo cittadino, Gabriele Marino: «Lo studio è stato intenso, l’unico vantaggio è stato quello che le materie del mio indirizzo, “Amministrazione, finanza e marketing”, mi piacevano molto e non ho avuto difficoltà a studiarle. Quando sono venuto a sapere che avrei affrontato l’esame subito il 16, il primo giorno, sono stato investito dall’ansia, ma mi sono rimboccato le maniche. Il tempo è volato, al termine non ho realizzato subito, ma mi sono presto sentito più leggero. la maturità è un’esperienza unica che si ricorda per tutta la vita, può sembrare difficile ma con una buona preparazione si affronta e si supera con buoni risultati». Anche al Pollini, ovviamente, maturità in corso: «È andata meglio di quanto pensassi – racconta Rocco Zangari – dopo i mesi passati con la “dad” temevamo di non essere del tutto pronti, ma ci siamo preparati al meglio e i professori sono stati d’aiuto, hanno compreso la nostra agitazione. L’aver portato un elaborato ha aiutato. Come argomento da sviluppare collegando varie materie mi è uscita una fotografia sul movimento dello Slow Food». Parola a Nicole Accorsi: «Dal mio punto di vista è stato un esame facilitato, non avendo dovuto fare prove scritte, ma non era semplice il dover sostenere un colloquio di un’ora in cui dover dimostrare di sapere il programma completo di tutte e sette le materie d’esame. Lo studio alle spalle è stato consistente. Avendo frequentato un indirizzo enogastronomico, mi è capitata, nella fase in cui ho dovuto collegare le materie, l’immagine di un grappolo d’uva. I professori? Mi hanno fatto sentire a mio agio, l’attesa dell’esame è stata peggiore dell’esame in sé». Infine, l’esperienza di Christian Grasso: «Sono capitato mercoledì 16 nel primo turno, l’ho saputo lunedì 14, quindi ho passato 2 giorni in casa a studiare. Ero sicuro di fare un buon esame, durante l’anno ho studiato e un po’ di argomenti me li ricordavo bene. Avevo solo paura per letteratura e storia che avevo studiato meno, per fortuna di letteratura mi è capitato un testo che sapevo però con il collegamento di storia sono andato malino, invece per il resto delle materie mi è andata molto bene, iniziando l’esame con l’elaborato è abbastanza semplice, riesci a scioglierti un po’. Consiglio di andare all’esame con un amico/a, così hai qualcuno con cui parlare e non pensi troppo alla maturità».