Il grande lavoro della Associazione MiMoAl (pendolari Milano-Mortara Alessandria) sul raddoppio selettivo della linea tra Abbiategrasso e Mortara è stato bocciato da Rfi, la Rete Ferroviaria Italiana, di cui è amministratore delegato Maurizio Gentile. L’Ad era stato contattato personalmente dal presidente della MiMoAl Franco Aggio, mortarese, il quale aveva comunque apprezzato il lavoro dei pendolari con la promessa che sarebbe stato esaminato anche dal punto di vista tecnico. Questa risposta è arrivata in questi giorni e, nonostante non si sappia ancora nulla di ufficiale, è negativa. Però rappresenta, dal punto di vista formale, un’attenzione di Rfi al tema del raddoppio. L’amministratore delegato non avrebbe fatto perdere tempo agli uffici se la richiesta non fosse stata sensata. L’altra considerazione è che l’associazione pendolari MiMoAl è diventata un punto di riferimento credibile anche per i vertici delle ferrovie.
Il motivo del diniego era stato parzialmente annunciato anche in un’intervista che un anno fa rilasciò al nostro settimanale Gianbattista Bianchi, candidato sindaco a Parona ed ex funzionario delle ferrovie. Nel caso del raddoppio previsto dai progetti del 2006 l’incaricato che avrebbe messo mano agli espropri sulla linea sarebbe stato proprio lui. E Bianchi, che della Milano-Mortara conosce ogni metro, già allora sui raddoppio selettivi in genere aveva annunciato la “freddezza delle ferrovie” ad analizzare questo tipo di opere. Le garanzie della sicurezza devono essere raddoppiate se non triplicate e spesso non conviene. Tanto che questo problema potrebbe essere proprio lo stesso che adducono ora le ferrovie. La percentuale dei chilometri previsti da Abbiategrasso a Mortara con binario unico e gli scambi da doppio a unico sono il vero problema. Se il tratto a binario unico fosse limitato è ovvio che la questione sarebbe potuta essere messa in atto. Purtroppo, però, non è così e ogni scambio da doppio binario a unico è un potenziale pericolo. La manutenzione di questi binari dovrebbe essere altissima. Insomma, sembra di capire che il gioco non vale la candela. Il presidente dell’associazione Franco Aggio non ha, per ora, nulla da dire. La sua intenzione è predisporre una risposta dettagliata e non lasciata al caso. Ma in tutta questa vicenda ha già incassato due importanti punti a favore. Il primo è quello di avere smosso talmente le acque da far tornare tutti a parlare di raddoppio della Milano-Mortara. Era da anni che tutti avevano archiviato l’argomento. Invece un mese fa, dopo essere stato ricevuto dall’assessore regionale Claudia Terzi, ha avuto dalla stessa Terzi l’assicurazione che il raddoppio resta prioritario per garantire un miglioramento della linea Milano-Mortara. La prima mossa da fare per tornare a essere credibili nei confronti delle ferrovie – ha spiegato la Terzi (come da noi pubblicato sul numero del 19 febbraio scorso) – è sicuramente quello di convocare un tavolo tra le amministrazioni di Abbiategrasso, Vigevano, Parona e Mortara per sottoscrivere il ritiro delle vincolanti condizioni richieste allora, dopo il 2006, prima fra tutte l’interramento della linea.