CRI, bilancio frenato dal virus ma i viaggi Asst funzionano

La novità del 2021 era stata la ripresa dei trasporti verso l’ospedale Fosterni: «Questo è l’anno della ripresa, lo si è visto con il Quizzone»

Il Covid-19 ha azzoppato anche il bilancio 2021 del Comitato mortarese della Croce Rossa. Per il secondo anno consecutivo, la sede di viale Capettini registra perdite importanti. «Venerdì scorso – esordisce Umberto Fosterni, presidente CRI Mortara – abbiamo presentato all’assemblea dei volontari il risultato dell’attività dello scorso anno. Il risultato approvato all’unanimità, nonostante i grandi sforzi, registra ancora una perdita, anche se ridotta rispetto all’anno 2020. Purtroppo il Covid, oltre a colpire le persone, bastona anche le nostre attività. I costi hanno superato i ricavi di 30.276 euro». Nel 2020 a contribuire fortemente alla perdita di bilancio di 51.176 euro erano stati i 94.099 euro spesi per mascherine, camici, tute, occhiali protettivi ed altro. Ma nel 2021 la situazione è leggermente migliorata rispetto al 2020. Da un lato la diminuzione dei positivi da Covid ha ridotto la necessità di utilizzare le tute che ha portato a una riduzione delle spese per i Dpi che comunque si attesta a 17.919 euro. Dall’altro l’attività ha ripreso quasi la normalità con i trasporti dei privati per esami e visite. «La novità dello scorso anno – aggiunge particolari Umberto Fosterni – è stato, dal 20 aprile, la ripartenza dei viaggi per gli ospedali dopo tre anni di digiuno. Questo ha comportato una ulteriore fatica per dipendenti e volontari, ma che ha significato anche un’entrata di 54.462 a fronte di 649 viaggi. Questo ha mitigato il risultato finale in perdita, ma conseguentemente ha incrementato il costo del carburante visto i viaggi aggiuntivi, la manutenzione dei mezzi e il costo dei dipendenti (aumentati di un’unità)». L’attività dell’Asst ha comportato, oltre ai 649 viaggi “normali”, anche 80 rianimazioni, 22 trasporto sangue, che si aggiungono ai 2.835 viaggi per il 118, ai 1.436 servizi richiesti dai privati, alle 1.125 dialisi, ai 75 viaggi (di cui 18 rianimazioni) per il Beato Matteo. Ben 568 servizi prestati dal distaccamento di Cilavegna. Nessuna attività nel 2021 ha subito riduzioni, anzi. Anche la distribuzione viveri, operata col sistema del porta a porta, ha permesso di raggiungere le persone più bisognose. Sono continuate le spese a persone obbligate in casa dalla quarantena o il servizio Telesoccorso con la rinnovata centrale. Una nuova mole di lavoro che è stato svolto da un numero ridotto di volontari rispetto al totale di 235. Ma questo avviene in ogni associazione. Fra il numero sulla carta e quello effettivo ci sono differenze che pesano sia sul bilancio, sia sui costi e sulle spalle dei “volontari veri”. Per questo ogni anno il Comitato organizza corsi di arruolamento. «Ringrazio i volontari e i dipendenti – conclude Fosterni – ma anche chi ci è vicino con donazioni o aiuti. Il 2022 sembra essere anche per noi l’anno della ripresa e lo si è visto con le iniziative in piazza come il Quizzone e il convegno sull’osteoporosi. Noi lo speriamo e lo auguriamo a tutti».

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