Nei giorni scorsi anche in diversi Comuni lomellini è partita una prima stretta (in via sperimentale) sulla vendita di prodotti alcolici da asporto. I divieti sono stati imposti dapprima a Vigevano, poi a Garlasco. In entrambi i Comuni era previsto il divieto di vendita di bevande alcoliche dopo le 22 nei supermercati e negozi alimentari e dopo la mezzanotte per bar, ristoranti e locali di intrattenimento, con l’eccezione dei prodotti consumati al tavolo fino all’orario di chiusura. Le misure riguardavano anche tutte le tipologie di esercizi pubblici, commerciali, attività artigianali da asporto e distributori automatici. Gli esercizi commerciali avevano invece l’obbligo di chiusura dopo le 2 di notte. Da ultimo anche Gambolò ha seguito l’esempio nella giornata di lunedì (dalle 16 alle 19) vietando la vendita di alcolici e superalcolici, in concomitanza con lo svolgimento di un funerale. Le regole sono state introdotte in via sperimentale, dopo un vertice che si è tenuto in settimana, in teleconferenza, del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica con il prefetto di Pavia, Rosalba Scialla, a cui hanno partecipato i sindaci di Pavia, Vigevano, Voghera e Carbonara al Ticino e le forze dell’ordine. Il prefetto ha quindi dato via libera alla sperimentazione nei Comuni. Al momento non è dato sapere se queste misure saranno confermate dalle amministrazioni comunali anche per il fine settimana che è alle porte. Molto dipenderà dal fatto se si verificheranno o meno assembramenti al di fuori dei locali.