Ordinanza aggirata, schiamazzi notturni in piazza Unità d’Italia

La giunta per ora non prevede di inasprire le sanzioni ma la misura
è colma. L’allarme di Sambugaro: «Di notte non possiamo sempre agire»

Si accendono di nuovo i riflettori sulla movida molesta a Garlasco. Nei giorni scorsi si sono moltiplicate le lamentele dei residenti riguardanti gli schiamazzi notturni concentrati in particolare in piazza Unità d’Italia. Addirittura c’è stato anche chi ha avuto la sfortuna di subire atti vandalici alla propria auto. Giova ricordare come fino al primo ottobre vige il divieto di stazionamento di qualsiasi persona a piedi o a bordo di veicoli, tutti i giorni da mezzanotte fino alle 7 del mattino. Il provvedimento, prorogato fino al 30 settembre, riguarda anche le altre piazze della città (piazza della Vittoria, piazza Europa), oltre all’area alberata di via Mulino, Largo primo maggio, via Reale, via Alagna e le zone limitrofe. Chi disattende rischia sanzioni pecuniaria dai 250 ai 500 euro. Tuttavia non esistono sanzioni che tengano contro l’inciviltà da parte di alcune persone. Ma la giunta tira dritto dinnanzi alle polemiche.

La situazione rimane dunque delicata ma per il momento non ci saranno ulteriori restrizioni, sebbene dalle parti del municipio di piazza della Repubblica l’attenzione rimanga sempre massima. «Siamo stati tutti giovani – premette l’assessore alla Sicurezza e alla Polizia locale, Renato Sambugaro – secondo me fino al punto in cui ci si limita a qualche schiamazzo e non si verificano danni alle proprietà private, non ha senso inasprire controlli che già ci sono e funzionano. Ricordo che quest’anno, dopo diverso tempo, abbiamo fatto ricorso alla vigilanza privata per il periodo estivo e non abbiamo registrato particolari problemi. Ovviamente l’auspicio è che i ragazzi si comportino correttamente, visto anche il momento storico che stiamo vivendo. Ripeto – continua l’assessore Sambugaro – la situazione è per ora sotto controllo ma se le cose dovessero degenerare, potremmo prendere in considerazione altri provvedimenti. Nell’ultimo periodo non ha aiutato la chiusura forzata delle discoteche e quindi non nego che i giovani abbiano cercato altre valvole di sfogo, talvolta degenerando e causando disagi ad alcuni. Rimaniamo comunque vigili sull’argomento ma più di tanto non possiamo fare anche perché dopo un certo orario i vigili non possono più intervenire», conclude.

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