Un’autentica beffa per l’amministrazione comunale robbiese. Non si potrebbe inquadrare diversamente la notizia che il piano di restauro della villa Pallavicino è stato accettato ma al momento non sarà finanziato dal ministero dei Beni culturali, dinnanzi al quale è stato presentato il progetto per la messa in sicurezza della storica residenza di campagna dei marchesi Pallavicino. Per inciso, il municipio aveva chiesto 2,5 milioni a fondo perduto. Il progetto rimane quindi in graduatoria ma al momento non ci sono i soldi per intervenire. L’intenzione sarebbe di realizzare un punto di aggregazione culturale per i pellegrini lungo la via Francigena e all’interno un museo di macchine da cucire offerte dal collezionista Giovanni Baldin.
Rimane ancora invece aperta, almeno sulla carta, la possibilità che venga finanziato il progetto “Villa Pallavicino crocevia della Lomellina” presentato dai Comuni di Robbio, Nicorvo e Palestro e dalla rete di associazioni locali: Pro loco, cooperativa Betania di Vigevano, Ardea ed Ecomuseo del paesaggio lomellino. Nei mesi scorsi la presentazione del piano, rientrante nel bando Pic (Piani integrati per la cultura) della Regione, che riprende in parte alcuni dei punti presentati nel piano appena “rimandato” dal governo. Staremo a vedere che cosa succederà. Nel frattempo si registra la presa di posizione da parte dell’amministrazione di piazza Libertà. La delusione del Comune è espressa dal sindaco Roberto Francese: «Purtroppo non è stato premiato il fatto di essere un Comune virtuoso, in avanzo di bilancio e a posto con i conti – osserva il primo cittadino robbiese – altre realtà non possono dire la stessa cosa. Da un lato siamo soddisfatti del fatto di essere nell’elenco dei papabili per ricevere finanziamenti dello Stato, ma dall’altro c’è indubbiamente un pizzico di rammarico. Non essere ammessi neanche tra i primi 100 – va avanti Francese – ci lascia quantomeno perplessi. Il nostro è un progetto ambizioso ma non lo accantoniamo. Speriamo di essere successivamente ripescati. La villa è e rimane una nostra priorità», conclude il sindaco Francese. L’attenzione è rivolta su uno dei prossimi cantieri che presto vedranno il via, quello per la nuova sede della caserma dei carabinieri nell’area ex Enel di via Palestro. Un progetto per il quale il Comune ha ricevuto un finanziamento di 1,8 milioni di euro dalla Regione per un totale di 2,5 milioni di euro (in parte coperti dal Gse, il Gestore dei servizi energetici). Il cantiere, stando alle ultime indiscrezioni, dovrebbe partire in primavera e terminare nel giro di un triennio. Attualmente si sta lavorando per l’affidamento della gara di appalto. Si attendono sviluppi nelle prossime settimane.